Il collegamento dell’impianto di allarme: cosa c’è da sapere

Collegare l’impianto di allarme con le forze dell’ordine o monitorarlo personalmente tramite App? Ecco alcune riflessioni utili.

L’impianto di allarme, al giorno d’oggi, rimane il migliore deterrente contro le effrazioni, ma per essere performante deve essere perfettamente funzionante e comunicare rapidamente il pericolo a qualcuno che possa bloccare i malintenzionati.

 

Collegamento dell’impianto di sicurezza, come scegliere
Il collegamento di un antifurto può essere effettuato con i Carabinieri, con un istituto di vigilanza privato o, in alternativa, può essere gestito tramite telefono o sullo smartphone tramite apposite App. Le alternative sono molte e soddisfano le diverse esigenze di sicurezza e le possibilità di spesa.

 

Collegamento dell’impianto con i Carabinieri
La scelta di collegare il sistema antintrusione con la Centrale Operativa dei Carabinieri è un’ottima soluzione sia per un imprenditore che per un privato. Il maggiore vantaggio è che non comporta costi quindi è l’opzione migliore per chi non vuole investire cifre aggiuntive e periodiche per il funzionamento del proprio sistema di allarme.

È giusto però sottolineare che questo tipo di collegamento sfrutta il combinatore telefonico monodirezionale (chiamato PSTN) per effettuare la segnalazione in caso di scasso. La linea telefonica tradizionale ha qualche limite: è una tecnologia obsoleta, meno affidabile e sofisticata rispetto ai device ed ai software più moderni e tecnologici, è facile da sabotare e può trasmettere informazioni, ma non permette di gestire il funzionamento dell’impianto da remoto. In ogni caso questa periferica è l’unica possibilità contemplata per il collegamento con le Forze dell’Ordine.

Bisogna considerare anche le priorità degli interventi delle pattuglie di Polizia e Carabinieri: mentre incidenti e reati contro la persona hanno priorità 1 di intervento, i furti sono classificati solo in priorità 2. Nel caso del supporto di un corpo di Stato, inoltre, i falsi allarmi se ripetuti nel tempo potrebbero costituire motivo di denuncia come previsto dall’art. 658 del Codice Penale per procurato allarme alle Autorità.

 

Lo smartphone o un recapito telefonico come collegamento al sistema
Una delle funzionalità maggiormente consigliata dai produttori soprattutto ai privati e alle piccole realtà è l’invio di messaggi registrati a uno o più numeri telefonici oppure mediante l’utilizzo di una App installata su un dispositivo mobile.

È lampante che la notifica a uno o più destinatari su una linea telefonica tradizionale comporta le stesse lacune elencate per il collegamento con le Forze dell’Ordine ed è una soluzione seppur economica, adatta ad una videosorveglianza fai da te. Inoltre, bisogna ragionare sulla rapidità o meno del funzionamento di questo sistema, sul rischio che si può correre ad effettuare il sopralluogo da soli (magari di notte) e la mancanza di un servizio di intervento.

 

La vigilanza privata
Affidare la gestione della sorveglianza alla vigilanza privata permette di disporre di un pronto intervento di guardie giurate 24 ore su 24. Nel caso di vigilanza privata si ha diritto alla gestione immediata della pattuglia che deve, altresì, allertare velocemente Polizia e Carabinieri, ma non tutte le situazioni possono essere gestite con la stessa tempistica, quindi è sempre meglio informarsi dettagliatamente sulle clausole del singolo contratto.

Una rapida gestione delle chiamate di emergenza è decisiva per fermare vandali e ladri in tempo. Le aziende che operano in questo settore sono numerose e per capire il loro grado di affidabilità bisogna valutare diverse variabili quali:

      • il numero delle pattuglie che coprono la zona di interesse,

      • il numero del personale in servizio,

      • le certificazioni,

      • la gestione dell’eventuale blackout della centrale.

Un vantaggio da non sottostimare della vigilanza privata è che possono disporre delle chiavi del sito videosorvegliato ed il personale, in caso di necessità, può accedere all’interno dei locali.

 

Come orientarsi tra le diverse possibilità
Come è noto esistono molti tipi di allarmi di protezione, ognuno con delle prerogative che possono essere più adatte ad una situazione rispetto ad un’altra.
Considerando il fatto che il collegamento e le segnalazioni di allarme sono un tassello fondamentale per il perfetto completamento del sistema antintrusione è sempre meglio richiedere la consulenza di esperti del settore che riescono ad individuare dopo verifiche dettagliate la soluzione più adatta ad ogni singolo cliente.

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