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I nostri consigli per la manutenzione dell’allarme di casa

Tutto quello che dovete sapere per mantenere l’allarme di casa in perfetto stato di funzionamento.

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Sono sempre di più gli italiani che decidono di proteggere la loro abitazione da sgradite intrusioni adottando l’allarme di casa. In pratica, oltre ai sistemi passivi, come le grate, le inferriate o i portoncini blindati, i consumatori puntano con sempre maggiore convinzione sui sistemi attivi, considerati la risposta ottimale ad una esigenza sempre più diffusa di sicurezza all’interno delle mura domestiche.
Come è noto il nostro Paese vede un allarme sempre più forte, derivante proprio dai continui attacchi condotti dalla delinquenza contro le abitazioni private. Tanto da aver portato all’ordine del giorno il tema dell’autodifesa, che però può rivelarsi estremamente rischiosa. L’alternativa più proficua può essere rappresentata proprio da un sistema di allarme tecnologicamente evoluto, in grado di respingere gli assalti alla propria abitazione, senza dover ricorrere alle armi da fuoco.

Chi decide di percorrere questa strada, però, deve sapere che la sicurezza passa anche attraverso una manutenzione continua dei sistemi adottati, proprio al fine di sfruttarne al meglio le indubbie potenzialità.

La manutenzione dell’allarme di casa

La manutenzione dell’allarme può essere considerata alla stregua di un intervento di routine. Non bisogna però assolutamente sottovalutarne la portata, in quanto proprio il perfetto funzionamento dell’impianto antifurto può essere il miglior deterrente possibile di fronte ad una delinquenza sempre più aggressiva.
Quando dovrebbe essere programmata la manutenzione dell’allarme di casa? Sono gli stessi specialisti del settore ad indicare la necessità di interventi annuali, che possono anche essere portati avanti in autonomia dagli interessati. A rendere possibile tutto ciò è proprio lo stato di avanzamento tecnologico del comparto, che ha portato alla sempre più larga adozione di interfacce user friendly, ovvero contraddistinte da una semplicità d’uso estremamente pronunciata e alla portata di tutti. Ogni due o tre anni, però, è necessario che l’utente passi il compito di supervisione ad un tecnico specializzato, proprio al fine di monitorare l’impianto e certificare che nel frattempo non si siano verificati malfunzionamenti di centralina e periferiche.
Sin qui siamo nel campo della manutenzione ordinaria, che è cosa completamente diversa dagli interventi resi necessari ogni qualvolta i malintenzionati provino a forzare il sistema o venga a verificarsi un problema tale da compromettere il rendimento dell’impianto, ovvero quelli catalogati come manutenzione straordinaria.

Quali gli interventi da portare avanti?

Tra gli interventi di routine, il primo da prendere in considerazione è sicuramente la sostituzione delle batterie che servono sirene e gruppi di continuità. Come tutte quelle presenti sul mercato, anche esse hanno una determinata durata, al termine della quale occorre senz’altro procedere alla sostituzione.
Altro intervento che si dovrebbe senz’altro mettere in preventivo è quello sulla scheda SIM dei combinatori telefonici, che invece viene spesso trascurato. Proprio ad essa infatti, è affidato il compito di chiamare i numeri programmati in caso di attacco da parte dei ladri. Al proposito va ricordato come il suo funzionamento vada avanti per un anno circa, al termine del quale si dovrebbe provvedere alla sostituzione per non offrire un comodo fianco agli attacchi provenienti dall’esterno.

Una possibile risposta: i contratti di manutenzione

Gli interventi che abbiamo ricordato sino a questo momento rientrano nel campo della manutenzione ordinaria e possono quindi essere espletati in perfetta autonomia.
Va però considerato che molto spesso i ladri d’appartamento programmano con molta attenzione i loro assalti. Per farlo usano una serie di tecniche le quali possono comportare più fasi, ad esempio andando a recidere il circuito che collega i sensori anti intrusione alla centralina. Se i sistemi più evoluti sono in grado di rispondere all’interruzione dei collegamenti, va anche ricordato come i ladri siano sempre più agguerriti e siano perciò in grado di ingannare la centralina. Proprio per questo motivo è consigliabile far intervenire personale specializzato, il quale può riscontrare la presenza di problemi e sostituire il cablaggio compromesso.
Anche lo jammer viene abitualmente messo in campo per cercare di bypassare i sistemi antifurto. In questo caso i malintenzionati sono soliti andare a fare opera di disturbo nei confronti delle frequenze radio, rendendone problematico il rapporto con la centralina. Se in tal senso è sempre più diffuso il ricorso a più frequenze radio, la cosa realmente risolutiva può essere proprio il contatto proficuo con tecnici in grado di riconoscere quanto sta accadendo.

In tal senso va appunto ricordato come sia possibile rivolgersi ad aziende specializzate stipulando regolari contratti di manutenzione che possono rivelarsi un vero e proprio salvagente.

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